La Commissione europea finanzia con sei milioni di euro progetti per il sostegno alle vittime della tratta. Lo prevede l’invito a presentare proposte sull’assistenza, il sostegno e l’integrazione dei cittadini di paesi terzi vittime della tratta di esseri umani, pubblicato nell’ambito del fondo europeo «Asilo, migrazione e integrazione». Possono partecipare al bando le persone giuridiche quali enti pubblici o privati, inclusi gli enti del terzo settore, con sede stabilita in uno dei paesi membri europei, Italia inclusa, o nei paesi associati del programma. Le proposte devono essere presentate da almeno tre distinti soggetti provenienti da altrettanti stati differenti. I progetti possono riguardare iniziative per la creazione e il miglioramento del coordinamento transnazionale volte a facilitare gli scambi di esperienze e di migliori pratiche tra gli attori rilevanti, come le forze dell’ordine, la magistratura e gli altri soggetti in campo. Sono finanziabili anche attività per il rafforzamento delle capacità e condivisione delle migliori pratiche per l’identificazione delle vittime, comprese quelle vittime di tratta a scopo di sfruttamento lavorativo o di attività criminali, con particolare attenzione ai bambini e ad altri gruppi vulnerabili. I progetti possono mirare a creare ambienti sicuri per le vittime della tratta di esseri umani con l’obiettivo di favorire la cooperazione con le autorità competenti in relazione al reato di cui sono state vittime ed evitare l’esposizione a vittimizzazione secondaria, intimidazione o ritorsione nel contesto di procedimenti penali. Sono finanziabili anche iniziative volte a migliorare la prevenzione della tratta di esseri umani, in particolare a fini di sfruttamento lavorativo e sessuale, che possono comprendere campagne di sensibilizzazione, anche in cooperazione con i paesi terzi, sui rischi della tratta di esseri umani per i cittadini di paesi terzi. Il contributo sostiene inoltre iniziative volte a migliorare l’accompagnamento delle vittime della tratta ai servizi di protezione, assistenza e sostegno, tenendo conto delle circostanze personali e delle esigenze specifiche delle vittime, in particolare quelle relative ai servizi sanitari, psicologici e legali, incluse le misure per migliorare il funzionamento dei meccanismi di riferimento nazionali e transnazionali, anche in paesi extra-europei. Sono infine finanziabili iniziative volte a potenziare l’offerta di servizi specializzati di assistenza e supporto, anche in strutture/rifugi specializzati, inclusa la cooperazione e lo scambio di migliori pratiche tra i centri di accoglienza esistenti di diversi stati membri, in relazione alla fornitura di assistenza e sostegno alle vittime della tratta di esseri umani. Le proposte dovrebbero tenere conto dell’ambito telematico della tratta e dell’incremento nell’utilizzo dei canali digitali per il reclutamento e lo sfruttamento delle vittime. Le proposte possono includere azioni volte ad affrontare queste sfide e a migliorare l’uso delle nuove tecnologie non solo per identificare le vittime ma anche per fornire assistenza e sostegno sotto forma di servizi telematici, quando opportuno. Attività quali la ricerca di base e la mappatura dei materiali esistenti dovrebbero rappresentare componenti molto minori delle proposte e, laddove siano incluse nel progetto, dovrebbe essere fornita una giustificazione alla loro presenza e utilità. Poiché questo bando non mira in modo specifico a migliorare la capacità di raccogliere, analizzare e diffondere dati e statistiche dettagliate, tale attività di raccolta dei dati dovrebbe essere limitato al solo scopo di giustificare la necessità delle azioni previste e di presentare l’impatto atteso del progetto. I progetti devono avere una durata massima di 24 mesi, ma sono possibili proroghe, se debitamente giustificate. L’importo della sovvenzione deve essere compreso tra un minimo di 500 mila euro e un massimo di un milione di euro. La scadenza del bando è fissata al 21 agosto 2024.
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