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Sienaenergie in polemica col Comune di Siena. La Comunità Energetica Rinnovabile no-profit che ha l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili ha messo nel mirino la decisione dell’Amministrazione comunale di rivolgersi a una società esterna per il progetto di creazione di una comunità energetica rinnovabile, invece di avvalersi delle competenze e disponibilità offerte da Sienaenergie.

La ricostruzione dell’associazione: “Con atto dirigenziale N° 1394 del 01/07/2024 in materia di costituzione della comunità energetica rinnovabile, il comune di Siena dà atto “di aver verificato che all’interno della struttura comunale non ci sono professionalità in grado di svolgere questo compito, affidando alla Società Albatros di Sassari, per una spesa complessiva di 48.798,78 euro, l’incarico per uno studio di fattibilità della realizzazione di impianti di energia rinnovabile e la predisposizione degli atti amministrativi per l’avvio del progetto di costituzione della comunità energetica oltre all’organizzazione dell’assemblea informativa per  producer e comsumer”.

“Giova ricordare che per tutti i soggetti interessati ad attivare le Comunità Energetiche Rinnovabili, la Regione Toscana ha messo a disposizione un servizio di assistenza gratuito tramite l’Agenzia Regionale Recupero Risorse che non sembra sia stato preso in considerazione. Perchè in prima analisi il Comune non si è avvalso di questa opportunità? Perchè, in seconda istanza il Comune non ha scelto di rapportarsi a Sienaenergie che è considerata la più avanzata esperienza esistente al momento nel territorio regionale? Ricordiamo che Sienaenergie è nata dal basso, conta quasi 190 associati presenti in 9 cabine primarie della provincia ed è già concretamente operativa avendo inserito nel portale di GSE due impianti di produttori/consumatori per una potenza di 38Kw, su due delle tre cabine primarie in cui è diviso il territorio comunale di Siena. La stessa Sienaenergie è organizzata con gruppi di lavoro in
grado di offrire tutti i contributi tecnici, amministrativi, economici e di comunicazione necessari alla gestione della struttura; lavoriamo nell’ambito del volontariato senza nessuna connotazione politica e/o partitica”.

“Vogliamo puntualizzare – ancora l’associazione – che Sienanergie ha più volte sollecitato e richiesto il coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale Senese ritenendola soggetto fondamentale in questo processo che vede la partecipazione della Curia Arcivescovile, dell’Università degli Studi di Siena, di Legambiente, della Cgil, della Cisl, dell’Unione Agricoltori e di altre importanti realtà associative del territorio”.

L’associazione ripercorre le varie tappe delle interlocuzioni avute: “A supporto di ciò si vuole richiamare i seguenti fatti: il 12 febbraio 2024 abbiamo invitato l’amministrazione Comunale ad aderire alla CER, costituitasi con atto notarile il 3 gennaio 2023, tra le prime in Italia iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, dotata di personalità giuridica riconosciuta e pienamente operativa; il Consiglio Comunale ha impegnato, con una mozione approvata in data 22 marzo, il Sindaco e la giunta comunale a “verificare se le esperienze già costituite di Cer nel territorio rispondano a tutte le condizioni, non solo di natura tecnica-amministrativa, che possano valorizzare e giustificare la partecipazione del Comune”; Con e mail / PEC in data 5 aprile abbiamo chiesto al Sindaco un incontro con la sua personale partecipazione per verificare quanto richiesto dal Consiglio Comunale; tale richiesta non ha ricevuto risposta e non si è svolto alcun approfondimento in merito; in data 5 giugno abbiamo inviato una nuova e mail/PEC all’assessore ai servizi sociali Micaela Papi per chiedere che si facesse promotore di un incontro per esaminare la nostra proposta di prendere un uso alcune superfici ad uso pubblico di proprietà comunale situate nel quartiere di San Miniato per installare impianti fotovoltaici – con spesa interamente a carico di Sienaenergie – impegnandoci ad ammettere gratutamente ai benefici economici previsti per i consumatori associati alcune decine di famiglie in condizioni di bisogno indicati da direttamente dai servizi sociali del Comune; la risposta telefonica è stata che non c’è nessuna disponibilità ad accogliere tale richiesta”.

“Tetti di edifici e superfici ad uso pubblico di proprietà comunale – che ci eravamo proposti di quantificare con un apposito studio che i nostri tecnici avrebbero effettuato gratuitamente – consentono l’installazione di impianti
sia da parte nostra come da parte di altre CER, e pertanto avanzeremo nuovamente e formalmente richiesta di avere in assegnazione una parte di tali superfici, anche, qualora necessario, mediante procedure pubbliche.
Si fa inoltre presente che è in preparazione un bando per l’erogazione di finanziamenti regionali finalizzati alla realizzazione di impianti ad energie rinnovabili che vedano il coinvolgimento congiunto di Comuni e CER già
esistenti, a cui occorre prepararsi se non si vogliono perdere interessanti opportunità di finanziamento”.

“Ci pare infine opportuno sottolineare che con la cifra impegnata solo per consulenze e studi si potrebbero realizzare impianti fotovoltaici della potenza di 33 kw ed una produzione annua di circa 40.000 kwh, pari al consumo elettrico di una quarantina di famiglie” conclude Sienaenergie.



 

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