di Daniele Bovi
Un ultimo passaggio politico tra giovedì e venerdì, poi i decreti di nomina e lunedì la presentazione ufficiale alla città. Dopo la svolta arrivata nel weekend, quando il quadro relativo alla composizione della giunta di Vittoria Ferdinandi ha preso una forma sostanzialmente definitiva, il lavoro è consistito più che altro in una serie di limature. La squadra, a meno di scossoni delle prossime ore, è sostanzialmente fatta.
LA GIUNTA DI VITTORIA FERDINANDI
Pierini vice Dopo aver sciolto la riserva l’ex direttore della Galleria nazionale dell’Umbria, Marco Pierini, sarà l’assessore alla Cultura e il vicesindaco (alcuni sul suo profilo Facebook si stanno già complimentando); una mossa che, come spiegato già sabato, dice molto su quello che sarà uno degli assi centrali dell’amministrazione. Ferdinandi dovrebbe tenere per sé la delega alla Partecipazione (quella sul modello di amministrazione partecipata dovrebbe essere una delle prime delibere della giunta), mentre al Bilancio il punto fermo da settimane è l’ex sottosegretaria del Governo Draghi Alessandra Sartore.
TAGLI AI DANNI DEI COMUNI UMBRI, MONTA LA PROTESTA
I nomi Di Urbanistica e Lavori pubblici, uno degli assessorati chiave, dovrebbe occuparsi il dem Francesco Zuccherini, mentre la collega di partito Costanza Spera (neoeletta) di Welfare. L’avvocato esperto di diritto sportivo Pierluigi Vossi (esterno in quota Avs), avrà la delega relativa allo Sport; David Grohmann, primo degli eletti di Anima Perugia, si occuperà di Ambiente, Francesca Tizi dovrebbe ricevere le deleghe relative al Personale e Fabrizio Croce di Orchestra per la Vittoria quelle su Commercio e Vita notturna.
L’assetto Infine, l’esterno Alessandro Stafisso (in quota Azione) quelle relative Sviluppo economico e Innovazione. Elena Ranfa, altra eletta pd, tenendo conto degli equilibri tra le anime del partito dovrebbe essere la nuova presidente del consiglio. Quattro dunque le donne – il minimo previsto dalla legge – e cinque gli uomini. Per tutti gli altri la partita si sposterà su commissioni e partecipate, mentre a Perugia per la sanità pubblica dovrebbe andare la consulta permanente sul tema.
L’incontro E a proposito di donne, martedì Ferdinandi ha incontrato una delegazione delle operaie delle Perugina, che hanno voluto augurare «buon lavoro alla prima sindaca di Perugia». Alla 37enne sono stati consegnati alcuni oggetti simbolici come una ceramica di Deruta, un libro sulla storia della fabbrica e ovviamente dei Baci. «La sua elezione – ha detto Simona Marchesi, coordinatrice della Rsu – rappresenta un punto di arrivo di una lunga storia, fatta di lotte per l’emancipazione femminile e per la conquista di diritti e spazi politici. Le auguriamo di cuore buon lavoro e siamo sicure che, da donna, saprà guidare la nostra città verso un futuro di maggiore giustizia e uguaglianza».
Il lavoro Ferdinandi ha invece sottolineato che «il tema del lavoro deve tornare a essere centrale nelle agende politiche in quanto strumento capace di garantire dignità alle persone». «Penso che la grandezza della Perugina, che rappresenta un pezzo del nostro cuore – ha continuato –, sia il frutto del lavoro sapiente, appassionato e generoso delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno fatto parte della sua storia. Le aziende, infatti, diventano grandi grazie al cuore, alle menti e alle mani di chi quotidianamente le sostiene sulle proprie spalle».
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