Antonio Sini è stato eletto presidente di Federlazio ambiente ed energia, la categoria che nell’ambito dell’associazione della piccola e media impresa annovera nel Lazio circa cinquanta aziende di un settore di particolare rilevanza strategica.
Chi è Antonio Sini
Nato a Roma 55 anni fa, sposato con Sandra, il neoeletto presidente vanta una consolidata esperienza nel mondo produttivo e associativo, nonché nelle amministrazioni pubbliche locali, ricoprendo vari incarichi. La profonda conoscenza del settore ambiente, nel 2021 gli è valsa la nomina a presidente dell’Apea – Distretto industriale di Civita Castellana, divenuta in breve tempo il punto di riferimento per le aziende del territorio, verso l’obiettivo irrinunciabile di favorire la sostenibilità ambientale e l’economia circolare, fondamentali fattori di crescita economica e di rilancio competitivo. Dal 2022 è stato chiamato anche al vertice del Confidi Lazio, il consorzio di garanzia Fidi promosso da Federlazio per agevolare le piccole e medie imprese nell’accesso al credito.
Il primo intervento da neopresidente
Antonio Sini guiderà la categoria Ambiente ed energia nel prossimo triennio. Nell’assumere il suo incarico presidenziale ha evidenziato “le sfide che aziende e territori dovranno affrontare seguendo tre direttrici obbligate: green economy, sostenibilità, economia circolare”.
“Il mondo sta andando in questa direzione – ha proseguito Sini – e le nostre aziende del settore ne sono ampiamente consapevoli e in grado di offrire garanzie di professionalità e affidabilità. Sono dotate di adeguate risorse e competenze e vanno ulteriormente sostenute per la realizzazione di un sempre più moderno, efficiente ed efficace sistema di gestione dei servizi, a vantaggio di tutti, proiettandoci verso un futuro più sostenibile”.
“Parliamo, dunque, di piccole e medie imprese – ha detto ancora Sini – che rappresentano l’eccellenza del settore, che svolgono un ruolo centrale nel processo di transizione energetica che stiamo vivendo. Senza il contributo di queste realtà produttive, vera colonna portante del sistema, risulterebbe più difficile la ricerca di soluzioni sostenibili. L’Italia è considerato un paese leader nel “riciclo” e l’economia circolare è un settore dove stiamo investendo molto. Dobbiamo, allora, sviluppare sempre di più questo patrimonio imprenditoriale, soprattutto nell’ambito dei servizi ambientali, perché attraverso un modo nuovo di fare recupero e la valorizzazione del rifiuto, promuovendone il riutilizzo, sarà anche possibile ridurre gli sprechi di risorse naturali”.
“Il ruolo di Federlazio ambiente ed energia – ha concluso Sini – è quello di dar voce e rappresentanza a questo settore strategico, per la sua rilevanza economica, sociale e occupazionale. Il nostro impegno primario sarà quello di far sì che questa categoria sia protagonista nel dialogo con le istituzioni, mossi dalla consapevolezza di svolgere, come associazione della piccola e media impresa, un ruolo sempre attivo di innovazione, di sostegno e di servizio”.
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