Dopo la decisione dell’Amministrazione comunale di sospendere l’affidamento in concessione dei servizi in house providing ad Sgm, il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone ha inteso subito confrontarsi con i rappresentanti sindacali per chiarire le motivazioni del provvedimento, con il quale – è stato assicurato – ”non si vuole mettere in discussione
Campanello d’allarme. Ha destato preoccupazione nei sindacati uno dei primi atti compiuti dalla sindaca: una nota inviata al dirigente del settore “Polizia Locale e Protezione Civile, Mobilità-Viabilità” con cui si chiedeva la sospensione della determina che spianava la strada all’affidamento in house dei sue servizi. Per questo motivo il 3 luglio Filt Cgil, Fit-Cisl e Faisa Cisal hanno scritto al Municipio: “La scelta di rendere completamente pubblica la società ci vedeva e ci vede favorevoli poiché consente di mantenere unificati i servizi e proietta Sgm verso un futuro più stabile e solido rispetto ad una gestione prettamente privata”, hanno scritto i segretari Fabrizio Giordano (Filt Cgil), Pierdonato Ligori (Fit Cisl), e Antonio Rizzini (Fisa Cisal). Uno “scatto in avanti” a poche ore dall’insediamento, tra l’altro senza alcuna comunicazione ai sindacati che pure avevano contribuito al percorso, che ha lasciato perplessi e preoccupati. Da qui la richiesta di un incontro urgente.
L’incontro. Poli Bortone ha immediatamente convocato per stamattina alle 9 i sindacati. I tre sindacalisti hanno manifestato la necessità di non interrompere il percorso intrapreso dall’amministrazione Salvemini rispetto all’affidamento in house. “Abbiamo ribadito la necessità di aprire fin da subito la discussione complessiva su tutto il personale: ci sono livelli retributivi e condizioni di lavoro che vanno migliorate”, dicono. “La sindaca ci ha tranquillizzati rispetto al proseguimento del percorso ed ha chiarito l’intenzione di verificare l’effettiva congruità tra il graduale aumento delle tariffe di sosta ed il programmato efficientamento del trasporto pubblico locale”. Dal tavolo è uscita anche la volontà di istituire fin dalla prossima settimana un tavolo tecnico, costituito dai dirigenti di Sgm, da progettisti esterni e interni e dalle organizzazioni sindacali, allo scopo di verificare l’effettiva rispondenza alle esigenze di lavoratori e cittadini leccesi del nuovo programma di esercizio. I sindacati hanno anche incassato un ulteriore risultato: l’apertura, in futuro, alla partecipazione dei dipendenti di Sgm all’interno del consiglio d’amministrazione. “Abbiamo dato ampia disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale, a patto che siano condivise le nostre priorità: miglioramento delle condizioni di lavoro in Sgm e miglioramento della mobilità sostenibile dei cittadini”.
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