Il Topic LIFE-2024-CET-ENERPOV si inserisce nella call “Clean Energy Transition”, un importante bando del programma LIFE, Work Programme 2021-2024, che dedica complessivamente oltre 81 milioni di euro al tema della Transizione Energetic, ed è organizzato in 15 differenti temi (o topic).
ENERPOV dedica la propria attenzione al problema della povertà energetica interpretando in maniera innovativa l’impegno del Green Deal Europeo a garantire una transizione energetica socialmente giusta e inclusiva.
Chi può partecipare e dove?
Il Topic è aperto a PMI e altri enti pubblici e privati, purché stabiliti in Europa o in uno dei Paesi associati al Programma LIFE (Lista dei Paesi Partecipanti al Programna LIFE), e ciascun progetto richiede la presenza e il coinvolgimento di almeno tre partecipanti da tre differenti Paesi ammissibili. Le proposte devono riguardare attività che si svolgono nei Paesi ammissibili oppure al di fuori dei Paesi ammissibili purché mostrate come necessarie per raggiungere gli obiettivi ambientali comunitari e garantire l’efficacia degli interventi svolte all’interno dei Paesi ammissibili.
In che tipo di azione si inquadra e quando scade?
Il Topic è un Other Action Grant (AOG), con scadenza 19 settembre 2024 ore 17 (Bruxelles Time). È un Action Grant Budget Based, non segue quindi la formula Lump Sum oggi molto diffusa.
Quanto viene finanziato?
Il Topic non ha un vincolo di budget per progetto, ma considera come adeguato agli obiettivi un contributo per singolo progetto fino 1,75 milioni di euro, che rappresenta il 95% del budget complessivo della proposta. Il partenariato dovrà quindi garantire un co-finanziamento pari al 5% del budget complessivo.
Quali sono gli obiettivi?
Il progetto deve rispondere a massimo due di queste priorità operative:
– sostenere la ristrutturazione di condomini privati con residenti in povertà energetica, con particolare attenzione al rafforzamento e all’adeguamento della governance e strutture decisionali della gestione degli edifici e associazioni di proprietari o inquilini, affrontando ad esempio le relative barriere normative (ad esempio leggi sulla proprietà o sugli affitti), e creazione e coordinamento di servizi di supporto. Le azioni di ristrutturazione sostenute dovrebbero tenere conto della possibilità dei residenti di rimanere nelle loro case per evitare la gentrificazione, vale a dire quel progressivo cambiamento socioculturale di un’area urbana da proletaria a borghese a seguito dell’acquisto di immobili, con loro conseguente rivalutazione sul mercato, da parte di soggetti abbienti;
– sostenere le autorità nazionali nel loro obbligo di rafforzare e proteggere le famiglie in povertà energetica, attuando le pertinenti disposizioni della Energy Efficiency Directive (EED). Questo sostegno dovrebbe aiutare ad analizzare il mix di politiche nazionali, combinando insieme le diverse disposizioni relative alla povertà energetica insieme per consentire l’efficacia e l’applicazione coerente delle misure a livello nazionale. Il progetto dovrebbe anche sostenere le autorità competenti a valutare l’impatto delle diverse opzioni di attuazione, tenendo conto delle specifiche esigenze nazionali e del contesto relativo alla povertà energetica. Le azioni dovrebbero agevolare il capacity-building a livello nazionale, regionale e/o di autorità locali, e sostenere questi attori nella creazione di strutture di coordinamento intersettoriali a lungo termine per affrontare il problema della povertà energetica (ad esempio Osservatori Nazionali). Questo rafforzamento dovrebbe portare a sviluppare capacità di co-progettazione e implementazione di interventi integrati a beneficio delle famiglie in povertà energetica;
– sostenere le parti obbligate nella creazione e nella sperimentazione di schemi per misure di miglioramento dell’efficienza energetica a beneficio delle persone colpite dalla povertà energetica, clienti vulnerabili, persone appartenenti a famiglie a basso reddito e, ove applicabile, persone che vivono in alloggi sociali nell’ambito dei regimi obbligatori di efficienza energetica della EDD, compresa la collaborazione con le autorità locali o reti.
A quali indicatori deve contribuire il progetto?
Il progetto deve contribuire a due categorie di indicatori:
A) indicatori di impatto validi per tutta subprogramma LIFE Clean Energy Transition:
– risparmio di energia primaria innescato dal progetto in GWh/anno;
– risparmio energetico finale innescato dal progetto in GWh/anno;
– generazione di energia rinnovabile innescata dal progetto (in GWh/anno);
– riduzione delle emissioni di gas serra (in tCO2-eq/anno);
– investimenti in energia sostenibile (efficienza energetica ed energie rinnovabili) innescati dal progetto (cumulativi, in milioni di euro).
B) indicatori specifici per questo topic (a seconda delle priorità scelte):
– numero di famiglie in povertà energetica a cui si riducono i costi energetici;
– numero di condomini ristrutturati;
– numero di strutture di governance e decisionali adattate ai condomini;
– numero di osservatori sulla povertà energetica, strutture di coordinamento o di sostegno e programmi di capacity building;
– benefici per le famiglie in povertà energetica, come ad esempio miglioramento della salute fisica e mentale, comfort e ambiente interno, migliore qualità dell’aria indoor, miglioramento dell’inclusione sociale, riduzione della spesa sanitaria pubblica;
– numero di consumatori in povertà energetica che beneficiano delle misure;
– mumero di atti legislativi o di esecuzione, politiche o strategie create/adattate sulla povertà energetica;
– altri impatti ambientali come la riduzione della produzione di sostanze nocive sostanze o riduzione delle emissioni di CO2.
Dove trovo il bando e le informazioni necessarie?
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