Un bonus famiglia del valore di 150 euro. I dettagli della nuova agevolazione ed i requisiti Isee per poterla richiedere
Non ci siamo ancora lasciati alle spalle le conseguenze dell’inflazione che ha investito l’Italia. Seppur in progressivo calo, il caro vita resta ancora una tegola che milioni di famiglie affrontano con non poche difficoltà, cercando di far quadrare per quanto possibile i conti e di arrivare a fine mese senza svuotare il portafoglio o il conto in banca.
Con stipendi cresciuti limitatamente, anche lievi margini di miglioramento (come ad esempio la riduzione dei tassi decisa dalla Bce ed il conseguente calo dei costi dei mutui a tasso variabile), superare queste problematiche è tutt’altro che facile.
E molto spesso ci si affida a bonus, agevolazioni ed altre forme di aiuto. A tal proposito è bene parlare del nuovo ‘bonus famiglia’ del valore di 150 euro che potrebbe aiutare molti nuclei familiari. Scopriamo di cosa si tratta e quali sono i requisiti per richiederlo. Il bonus in questione fa seguito alla sottoscrizione di uno specifico protocollo finalizzato a rinnovare, e di fatto prorogare, questo contributo rivolto alle famiglie in difficoltà economica.
Nuovo bonus famiglia da 150 euro: di cosa si tratta
L’agevolazione in questione era infatti già stata proposta e con grande sollievo dei nuclei familiari verrà nuovamente istituita per tutto l’anno 2024, a patto di rispettare tre principali requisiti. Il primo è l’ISEE che dovrà risultare inferiore ai 20mila euro.
Il secondo requisito invece prevede che alla data di presentazione della domanda siano presenti tra uno e quattro figli a carico e che essi siano conviventi, oltre che si età inferiore a 26 anni. Infine l’appartamento immobile non dovrà avere una superficie superiore a 100 mq. In questo caso verrà corrisposto il bonus di 150 euro.
Nel caso di pensionati di età superiore a 70 anni con nuclei di un componente oppure con un singolo familiare a carico e con Isee fino a 20mila euro e appartamento entro i 100 mq, il contributo sarà di 100 euro. Ma attenzione perché vi è anche il requisito della territorialità: la misura in questione, finalizzata all’erogazione di un contributo relativo alla TARI, riguarda infatti i residenti del comune di Genova.
Da parte di CGIL Genova, CISL Genova e UIL Liguria è anche arrivata la richiesta di non incrementare, dal momento che i genovesi versano una tassa rifiuti tra le più alte d’Italia, ulteriormente la Tari per le famiglie.
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