diDaniele Cassaghi
La due province autonome si trovano al terzultimo e all’ultimo posto della classifica della Cgia Mestre sulla propensione all’irregolarità
In Trentino – Alto Adige si pagano le tasse. O meglio, si evadono meno che altrove. Perché le due province si trovano rispettivamente al terzultimo e all’ultimo posto della classifica della Cgia Mestre sulla propensione all’evasione — misurata in termini di importi evasi su 100 euro di gettito tributario incassato.
Le singole regioni
Venendo alle percentuali, a Bolzano e dintorni il tasso di evasione è del 7,7%. A Trento e dintorni si sale all’8,6%. In mezzo, la Lombardia con un evasione all’8%. Tanto per completare il quadro, la media nazionale è dell’11,2%. Dall’altro capo della classifica, le regioni dove la propensione all’evasione è maggiore sono la Calabria 18,4%, la Campania 17,2%, la Puglia al 16,8% e la Sicilia al 16,5%.
Lombardia capofila in numeri assoluti
Se questi sono i dati percentuali, in termini assoluti, la quantità maggiore di evasione si registra nelle aree più popolose, con la quantità di attività economiche più concentrata. Fatto sta che la Lombardia è la capofila con 13,6 miliardi di euro evasi. Seguono il Lazio (9,1 miliardi), la Campania (7,8 miliardi) e il Veneto (6,5 miliardi). Secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il mancato gettito in Italia è di circa 83,6 miliardi di euro in totale.
Le banche
Il Fisco in Italia dispone di 190 banche dati collegate tra loro, con dati relativi a 43,3 milioni di contribuenti. Conserva 2,4 miliardi di fatture elettroniche e 1,3 miliardi di informazioni sui redditi e bonus, utilizzate per le dichiarazioni precompilate
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