L’Istituto nazionale tributaristi
(Int) fa sapere d’aver “predisposto un’appendice al tariffario
di riferimento specifica, mentre si stanno delineando più
concretamente i valori reddituali derivanti dall’applicazione
del concordato preventivo biennale”. Lo si legge in una nota.
“Predisposti, oltre alle tariffe applicabili, ovviamente non
obbligatorie, come previsto dall’attuale normativa, anche
facsimili di dichiarazioni da far sottoscrivere ai contribuenti
circa la volontà di valutare i risultati del concordato,
l’indicazione del non superamento della soglia dei debiti
tributari e contributivi che inibirebbero l’accesso al nuovo
istituto, la volontà di aderire o meno al patto con il fisco”,
si precisa. “Le tariffe consigliate vanno da un minimo ad un
massimo per i vari incarichi ricevuti compresa anche la sola
valutazione di convenienza anche se poi il contribuente non
aderisce al concordato, ma con possibilità di applicazione di
variabili soggettive e relative percentuali di integrazione” e,
afferma il presidente dell’Int Riccardo Alemanno, “abbiamo
ricevuto varie richieste di tali indicazioni dai nostri iscritti
e abbiamo voluto offrire loro un supporto semplice ma esaustivo
per valorizzare l’impegno che i professionisti dovranno
affrontare” .
Gli intermediari fiscali, prosegue, “saranno chiamati a un
impegnativo lavoro e il loro apporto sarà indispensabile per la
valutazione e l’eventuale adesione al concordato preventivo,
pertanto abbiamo voluto salvaguardare il lavoro dei nostri
tributaristi, tutti abilitati intermediari fiscali, non solo
dal punto di vista economico, ma anche dalle eventuali
responsabilità, l’assistito pertanto dovrà evidenziare la
propria volontà in merito oltre ad accettare il valore del
compenso spettante al professionista sottoscrivendo le apposite
dichiarazioni che abbiamo predisposto.”
Per Alemanno, infine, “questo ennesimo impegno professionale che
grava sugli intermediari fiscali, su tutti gli intermediari
fiscali, è indicativo dell’indispensabile apporto che queste
professionalità rappresentano per la gestione del rapporto
fisco-contribuente”, termina la nota.
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