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“Risultato incoraggiante. Ora costruire l’alternativa con responsabilità”: con queste parole il segretario provinciale del Partito Democratico, Omar Sarubbo, commenta l’esito delle elezioni europee. Un Pd che nel Paese è, insieme ad Alleanza Verdi e Sinistra, l’unica lista che cresce sia in termini percentuali che di voti rispetto alle politiche del 2022 e arriva al 24% (dato ancora provvisorio in attesa dell’esito delle 78 sezioni di Roma) confermandosi secondo partito dietro a Fratelli d’Italia. Nella provincia di Latina il Partito Democratico si ferma invece al 15% dietro a FdI e superato da Forza Italia. 

Ad analizzare il voto il segretario provinciale Sarubbo, che parte da un dato troppo spesso sottaciuto in questi giorni di riflessioni sull’esito delle europee, quello dell’affluenza arrivata ai minimi storici. “L’astensione aumenta ancora – ha detto Sarubbo –, è un dato molto preoccupante, ancora più evidente nella provincia di Latina (44,69%). La partecipazione al voto in Italia nel 2019 fu del 56,09%, in questa tornata è sceso di sette punti. Il disinteresse e la sfiducia della cittadinanza nei confronti di tutta la politica assumono dimensioni tali da configurare un vero e proprio allarme democratico per cui il sistema politico deve davvero imporsi una profonda riflessione”.

La campagna elettoral epalmo a palmo

Poi sul Pd che è il partito che avanza di più dalle politiche riducendo significativamente la distanza da Fratelli d’Italia. Ha premiato, secondo Sarubbo, la campagna palmo a palmo: “Elly Schlein l’ha condotta in modo impeccabile giungendo al traguardo delle 120 tappe con tutto il gruppo dirigente che ha marciato unito come dovrebbe fare sempre. Ha cercato e trovato la piazza, usato il giusto mix di temi nazionali ed europei, fatto proposte concrete e leggibili che in tante e tanti hanno capito e apprezzato. Al tempo stesso – continua il segretario del Pd – l’inconsistenza del Governo Meloni ancora non incrina la sintonia con larghe fette della popolazione. Il credito di fiducia con l’elettorato rimane intatto e sta a noi mandarlo a scadenza opponendoci con qualità e quantità, unendo il potenziale centrosinistra in questa sfida e sostenendo nuove forme di partecipazione; penso a un attivismo civico, d’opinione, associativo quanto mai necessario per smuovere coscienze e organizzare legittimi interessi collettivi”. 

L’analisi del voto e l’appello agli eletti

A seguire l’analisi del dato locale. “Il primo ringraziamento va alle 29.677 cittadine e cittadini della nostra provincia che ci hanno scelto – ha detto ancora Sarubbo -. Non mi accontento del nostro 15,05%, per quanto le aspettative migliori fossero al di sotto poiché orfani di candidature locali. Certamente ci gratifica essere divenuti il primo partito del centrosinistra pontino, ma i derby non mi hanno mai appassionato. Piuttosto dovremo comprendere come interloquire in modo più continuativo e strutturato con le altre forze politiche che vogliono costruire un’alternativa comune al conservatorismo”.

Infine, un appello ai candidati supportati dal gruppo dirigente provinciale ed eletti al Parlamento europeo: “A loro chiedo attenzione per la nostra provincia, che ha contribuito in modo significativo alla loro elezione. Un grande ringraziamento, inoltre, ai circoli, ai militanti e ai volontari per il lavoro svolto con generosità e passione. Questo voto – conclude il segretario dem – è un segnale incoraggiante, che ci conferma principale forza alternativa alle destre. Lo sentiamo nostro e cercheremo di meritarlo ogni giorno con l’impegno quotidiano sul campo”.

Zingaretti eletto al Parlamento europe: “Grazie anche a Latina”

E tra i candidati del Pd eletti con il contributo della provincia di Latina anche Nicola Zingaretti che nel territorio pontino ha raccolto 7mila preferenze. “Desidero ringraziare la Federazione di Latina per il sostegno e per l’importante contributo dato alla mia elezione in Europa – ha detto l’ex governatore del Lazio -. Anche da Bruxelles combatteremo questa destra. Una destra che anche a Latina fa promesse, prende i voti ma poi scappa lasciando questa terra nell’incertezza. È il caso clamoroso dell’immobilismo sui due nuovi ospedali di Latina e del Golfo, programmati dalla Regione Lazio e finanziati da Inail. Preoccupano le lentezze sull’iter amministrativo e la mancanza di chiarezza riguardo all’aumento dei costi di realizzazione stimati attraverso le ricognizioni tecniche. A questo si aggiunge anche lo scettiscismo della destra nei confronti del piano Pnrr sulla sanità territoriale accompagnato invece da una fervente attività di accreditamento della sanità privata. Anche su vicende più specifiche riguardanti comparti decisivi dell’economia della provincia di Latina, agli annunci non seguono fatti; sulla moria del kiwi, ad esempio, di fronte ad un danno stimato di 215 milioni di euro nel Lazio, la montagna ha partorito un topolino: il Governo ha stanziato sul fondo per le calamità solo 2 milioni di euro a livello nazionale. Noi abbiamo stanziato nel 2021, da risorse regionali, 4 milioni per le aziende del nostro territorio. La destra – conclude Zingaretti – smonta colpevolmente quanto da noi fatto sul diritto allo studio, sul diritto alla mobilità dei nostri giovani; penso ad esempio alle centinaia di pendolari del golfo a cui da gennaio è stata sospesa l’agevolazione ‘Tutto Treno’ con una decisione assurda che ha comportato considerevoli aumenti di costo per lavoratori e studenti. Apprendiamo poi negli ultimi giorni che le nuove agevolazioni che la Regione sta mettendo in campo saranno a costi sensibilmente più elevati. Difenderemo Latina da questa cultura che uccide le speranze. Anche da Bruxelles come in tutti questi anni da Presidente difenderò questa terra meravigliosa”.

 

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