Un progetto da venti milioni di euro che punta a dare un nuovo volto alla Fondazione Brunenghi, adeguandola anche dal punto di vista sismico e dell’efficientamento energetico. Lo hanno presentato nelle scorse settimane il presidente della Onlus Stefano Biaggi, il direttore Rino Ferri e gli estensori. Un intervento che riesce a beneficiare della misura del Superbonus 110%, senza il quale il make-up sarebbe stato impossibile. Un anno e mezzo di lavori, con il via in questi giorni e la conclusione entro il 31 dicembre 2025 per rispettare i parametri del bonus 110, che non impatteranno sul quotidiano degli ospiti della struttura.
A illustrare le motivazioni che hanno spinto il CdA a imboccare la strada del massiccio intervento è stato il presidente Biaggi. A lui il compito di spiegare come l’idea sia nata nel 2022 “a seguito della valutazione di vulnerabilità sismica con obbligo di adeguamento entro il 2025 dell’intera struttura della Brunenghi, il primo nucleo della quale risale a quarant’anni fa. Alla prima costruzione si sono aggiunte nel corso degli anni altri edifici per rispondere a necessità di ampliamento di spazi e servizi, ma le verifiche effettuate hanno rivelato che le strutture edilizie non rispettano le attuali normative riguardanti la vulnerabilità sismica”.
Opera possibile grazie al Superbonus110
Nel 2022 la Fondazione non disponeva delle risorse necessarie per adeguare gli edifici a eventuali eventi sismici, “ma nei mesi di febbraio e di marzo del 2023 per le Onlus si è aperta la possibilità di utilizzare la misura del Superbonus 110%. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi dato mandato al presidente e al direttore, coadiuvati dall’ingegner Colombi, di individuare un’azienda che fosse anche General Contractor che potesse realizzare l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico garantendo lo sconto in fattura, e uno studio tecnico che fosse in grado di elaborare un progetto che garantisse, per l’adeguamento sismico, l’esecuzione della maggior parte dei lavori all’esterno della struttura riducendo al minimo l’impatto sulla vita ordinaria degli ospiti della Brunenghi, dei loro familiari e anche di tutto il personale della Fondazione”.
Miglioramenti estetici e funzionali
Così è avvenuto. Sono state individuate e incaricate dei lavori la Società Aurora come General Contractor e lo Studio Magli come progettista. Ed è stato proprio il titolare dello studio, l’architetto Alessandro Magli, a illustrare il progetto ai presenti (amministratori locali, ma anche familiari degli ospiti e operatori) grazie all’ausilio di slide e render che hanno mostrato la fotografia dell’attuale situazione e quel che sarà a lavori ultimati. “Oltre agli interventi strutturali per l’adeguamento sismico – ha spiegato – sono previsti una serie di migliorie per l’efficientamento energetico come la sostituzione di tutti i serramenti e il posizionamenti di pannelli fotovoltaici. L’intervento darà anche la possibilità di una completa riqualificazione estetica per armonizzare l’intero complesso della Fondazione che è stato realizzato in tempi diversi e differenti soluzioni architettoniche”.
Cantiere operativo e fine dei lavori è prevista, come da normativa, per il 31 dicembre 2025. Il costo dell’intera operazione è di circa venti milioni di euro.
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